mercoledì 9 dicembre 2015

STRANI MODI DI ETICHETTARE VELENI!!


"Curaro un albero", "curaro due alberi, "curaro tre alberi" con queste espressioni gli indigeni differenziavano la potenza dei veleni che utilizzavano nelle punte delle loro frecce o lance. Infatti una scimmia colpita dal veleno riusciva a compiere uno due o tre salti tra i rami degli alberi a seconda della potenza del curaro utilizzato. 
 Il curaro è una sostanza tossica ormai riconosciuta: essa infatti ostacola il lavoro dell'acetilcolina  la sostanza responsabile delle trasmissioni nervose negli organismi umani. Una dose eccessiva nell'organismo porta a un disordine tale (paralisi in molti casi) da causare la morte anche negli umani.
 Viene preparato a partire da liane presenti nelle foreste dell'America del Sud con successive lavorazioni fino ad ottenere una sostanza schiumosa e viscosa che è appunto il curaro stesso.
Nelle immagini sottostanti un indigeno atto a intingere un ago nel curaro e a destra un'immagine che mostra l'importanza dei neurotrasmettitori per la vita umana.



.

Nessun commento:

Posta un commento