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mercoledì 23 dicembre 2015

UN PICCOLO PALLONE DA CALCIO

Chi non ricorda il mitico pallone da calcio degli anni '70 a esagoni bianchi e pentagono neri? E se vi dicessimo che la natura produce comunemente ogni giorno strutture identiche a questa, ci credereste?






Gia', non vi stiamo prendendo in giro. Anche tu che stai leggendo questo articolo e fumando una sigaretta stai producendo in questo istante una seppur minima quantità di queste strutture.
Chiariamo meglio il concetto!
Di che strutture stiamo parlando? Sono i fullereni, in particolare nel nostro caso un fullerene a 60 atomi di carbonio soprannominato Bucky-ball ( per la sua forma e in onore di Richard Buckminster Fuller). I fullereni sono composti di soli atomi di carbonio con strutture sferiche o cilindriche. Essi si formano durante i processi di combustione non ideali e cioè in carenza di ossigeno principalmente e infatti sono stati scoperti analizzando la fuliggine nelle cappe dei camini.







La cosa più interessante di questi composti è la loro versatilità. Infatti grazie alle loro proprietà trovano impiego in molti settori. Sono infatti molto studiati per la loro superconduttività e resistenza termica ed in campo medico si stanno cercando possibili applicazioni per la cura dei tumori. Bisogna però ricordare che i fullereni in generale sono tossici per l'uomo ed è pertanto sconsigliato stare a contatto con fonti di tali sostanze per periodi prolungati.



lunedì 21 dicembre 2015

FACCIAMO IL PIENO DI... GRASSI!!

Lo sapevate che è possibile creare combustibili per automobili a partire da oli vegetali o grassi animali?



Comuni oli vegetali reperibili in ogni supermercato


Come è possibile? In realtà vi stupirà sapere che ciò non è poi cosi strano. Infatti i combustibili come il diesel con cui riforniamo cumenemente le nostre automobili sono formati da lunghe catene idrocarburiche derivanti dalla raffinazione del petrolio. In genere un buon diesel per automobili contiene catene che vanno dai 13 ai 18 atomi di carbonio. 


Gasolio in commercio



Ebbene il biodiesel ha una struttura alquanto simile e non a caso è in grado di sostituire il classico diesel nei motori delle automobili.
Esso infatti è costruito a partire dai comuni acidi grassi che normalmente introduciamo con l'alimentazione di tutti i giorni. Gli acidi grassi si trovano infatti negli oli di semi o nel grasso animale.
Un ottimo acido grasso per la produzione di biodiesel è l'acido palmitico che è presente in grandi percentuali nella maggioranza dei grassi naturali. Si potrebbe produrre biodiesel persino a partire dagli oli delle fritture dopo il loro utilizzo purchè non troppo consumati.
Un campione di biodiesel




Struttura dell'acido palmitico






Il biodiesel ha il vantaggio di ridurre la formazione di sostanze inquinamenti ma ha lo svantaggio di consumare prodotti che servono in primis per sfamare la popolazione mondiale. Inoltre i costi di produzione al giorno d'oggi spingono le industrie petrolifere a prediligere ancora il comune diesel che permette guadagni maggiori con costi inferiori.





domenica 20 dicembre 2015

M'AMA O NON M'AMA?

Vi siete mai domandati perchè esistono sostanze antiossidanti? Perchè dovremmo difenderci dall'ossigeno quando lo respiriamo comunemente e sappiamo essere indispensabile per rimanere in vita?


L'ossigeno è una sostanza fondamentale per la vita di tutti gli esseri viventi in quanto collegata alla respirazione cellulare e quindi alla sopravvivenza di tutti i nostri organi e tessuti. Entra dai polmoni, grazie alle sue piccole dimensioni diffonde attaverso gli alveoli e raggiunge i vasi sanguigni dove si lega all'emoglobina presente nei globuli rossi e da qui viene traportato in tutto il nostro corpo. L'ossigeno è quindi una sostanza biologicamente parlando fantastica.












Allo stesso tempo però l'ossigeno ha una natura chimica ben definita e non puo' fare a meno di metterla in atto. Infatti l'ossigeno è un elemento molto elettronegativo, avido di carica elettrica e reagisce molto facilmente con la maggior parte degli elementi che la natura ci ha fatto conoscere.
In particolare nell'organismo ci sono sostanze che sono suscettibili più di altre all'attacco dell'ossigeno. Tra queste di sicuro i grassi che ingeriamo, soprattutto quelli polinsaturi ( omega 3, omega 6) che tutti conosciamo essere ottimi per la nostra alimentazione. Sono veramente ottimi per il nostro organismo ma vanno ben conservati perchè la loro struttura chimica li rende allo stesso tempo molto instabili in presenza di luce e ossigeno e degradano facilmente a sostanze molto tossiche per il corpo umano. Anche il DNA può essere danneggiato per colpa dell'ossigeno. Sostanze fortemente polari sono infatti in grado di reagire con le basi azotate di cui il DNA è composto creando delle variazioni nella sua catena e quindi sconvolgendo l'armonia di tutto l'organismo.


Perchè ciò che ci fa così bene ci faccia anche così male non è dato saperlo, è uno dei misteri che la natura ci ha donato e che bisogna accettare in modo inesorabile. Tutto ciò lascia sicuramente allibiti e disarmati ma lo studio della natura come sempre ci fornisce dei mezzi per difenderci. Questi sono gli antiossidanti, sostanze molto interessanti di cui parleremo in un altro articolo a breve.







lunedì 14 dicembre 2015

ANCHE LE STATUE INVECCHIANO!!!

Lo sapevate che la famosa Statua della Libertà in principio era color bronzo? 
Come molti dei monumenti che la storia ci ha tramandato anche la signora della fiaccola è invecchiata e ha subito i processi di degradazione che il tempo inesorabile impone. 
A cosa è dovuto però questo cambiamento di colore? Il rame elemento di cui era composta esternamente la statua subisce se pur lentamente un processo di ossidazione da parte dell'aria formando sulla superficie uno strato di ossido di rame che hanno il tipico colore verdastro della statua odierna.
La cosa interessante è che si potrebbe riportare la Statua della Libertà all'antico splendore con un'operazione di raffinazione elettrolitica, come una sorta di lifting anti-invecchiamento. Purtroppo un'operazione di restauro del genere costerebbe molto viste le dimensioni della statua e poi diciamocelo siamo troppo affezionati all'aspetto attuale!!





In questa immagine si vede cosa succede a livello microscopico sulla superficie di un oggetto di rame.


Questa immagine mostra la scala dei colori di degradazione del rame ad opera dell'ossigeno atmosferico.



domenica 29 novembre 2015

SANGUE FINTO

VI SIETE MAI CHIESTI COME REALIZZANO IL SANGUE NEI FILM?

Esistono molti modi per creare questo effetto ma visto che ci piace imparare ricorreremo a un po' di chimica!
Esistono sostanze in natura che reagiscono fra loro per formare i cosiddetti complessi i quali hanno spesso colori differenti dalle sostanze da cui sono formati. (per chi volesse approfondire la natura dei complessi https://it.wikipedia.org/wiki/Complesso_(chimica))
Nel caso del sangue finto si fa riferimento alla reazione di complessazione tra lo ione Fe3+ e lo ione SCN-  per dare Fe(SCN)3. La reazione è istantanea: basta mettere qualche goccia di FeCl3 sulla pelle e un po' di KSCN sulla lama di un coltello (finto mi raccomando!!) e simulare il gesto del taglio. Le due sostanze reagiranno spontaneamente e si formerà un liquido color sangue come si puo' vedere dalle immagini sottostanti.